27° Dedicazione SS. TrinitÃ
23 Giugno 2018 27° della Dedicazione Parrocchia S.S. Trinità Come Giovanni il Battista siamo chiamati ad essere Profeti, Amici e Testimoni di Cristo. (passaggio dell'Omelia del Vescovo Marrucci) |
Sabato 23 giugno 2018: S.E. Mons. Luigi Marrucci presenzia la celebrazione Eucaristica in occasione del 27° anno della Dedicazione della Parrocchia S.S. Trinità di Civitavecchia. | Al termine della Celebrazione Eucaristica Sua Eccellenza è stato accolto dalla Comunità intrattenendosi con i parrocchiani in una cena conviviale nel salone dell'Oratorio. |
Festa SS. Trinità - 2018
La Gabbianella e il Gatto
La Gabbianella e il Gatto
Recita di fine anno oratoriale 2017-2018
Domenica 13 Maggio 2018: I bambini dell'Oratorio della Parrocchia della SS. Trinità di Civitavecchia hanno concluso l'anno oratoriale 2017-2018 con una esibizione teatrale. Diretti da Laura e Sara, hanno portato in scena la bellissima storia della Gabbianella e del Gatto. |
Il racconto cade in una giornata quanto mai opportuna poichè il 13 maggio 2018 è stata la Festa della Mamma, ed a conclusione della recita i bambini hanno emozionato (e fatto piangere) tutte le Mamme presenti avendo dedicato loro la splendida canzone di Elisa "A modo Tuo" | Un ringraziamento a Maria Campetella che ha disegnato tutte le scenografie, lavoro magistrale (Maria è un'insegnante di disegno) che ha riprodotto lo scorcio di mare storico di Civitavecchia da tutti i locali conosciuto come "Il Lazzaretto". Il disegno è stato realizzato su tele per una superficie totale di circa 16 mq. |
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Educare alle Tradizioni
Durante la Veglia di Pasqua i Bambini cantano: Che cosa c'è di diverso questa notte"
L'importanza del legame Generazionale nella Tradizione
Durante la cena pasquale ebraica, ad un certo punto il figlio doveva rivolgersi al padre dicendo: "perché diversa è questa notte da tutte le notti? Infatti tutte le notti noi mangiamo lievitato e azzimo; questa notte tutto quanto azzimo". Il padre rispondeva: "schiavi fummo in Egitto del Faraone, e il Signore Dio nostro ci fece uscire di là con mano forte e con braccio disteso" . Questo testo ci aiuta a capire profondamente che senso ha parlare oggi di "emergenza educativa". Il testo ebraico ci mostra come si può stringere un legame buono fra le generazioni: la generazione dei padri e la generazione dei figli legame che è istituito dalla narrazione del fatto che ha fondato l'identità e quindi la libertà del popolo a cui il bambino appartiene; è stata la liberazione dalla schiavitù egiziana a dare origine ad Israele; è stato l'evento fondatore della sua identità . La narrazione viene ripetuta ogni anno e ogni anno la Pasqua deve essere celebrata " perché si custodisca la memoria dell'evento fondatore "di generazione in generazione". La memoria deve essere custodita, perché quando si perde la memoria si perde la consapevolezza della propria identità ; si è sradicati, spaesati, esiliati da se stessi. Dunque la narrazione che il padre fa al figlio impedisce a questi di ignorare la sua origine, di ignorare la sua dignità di uomo libero, e gli consente di sentire la propria libertà come un bene condiviso con gli altri. |
In questo modo, mediante quella narrazione, il rapporto fra le generazioni non era solo biologico ma diventava pienamente umano. La generazione dei figli, già legata biologicamente a quella dei padri, entrava nello stesso universo dei padri: la stessa religione, la stessa legislazione, gli stessi valori. Si costituiva un popolo non solo in senso etnico, ma anche culturale. Israele " l'Israele di Dio e Dio " il "Santo di Israele".
Ma c'é un altro aspetto ancora più importante; anzi è il più importante di tutti. La risposta del padre al figlio si conclude nel modo seguente: "in ogni generazione e generazione ognuno è obbligato a vedere se stesso come essendo proprio lui uscito dall'Egitto".
La narrazione del padre racconta l'evento fondatore non semplicemente come un fatto che definitivamente appartiene al passato, ma come un avvenimento che continua anche ora ad esercitare il suo influsso. Anche ora, ogni generazione di figli ha bisogno di sapere la sua origine, di accedere alla dignità di uomini liberi, di condividerla dentro una comunità di persone. La tradizione che si trasmette di generazione in generazione è una dimensione essenziale del presente, dal cui riconoscimento o negazione dipende la costituzione del proprio io. Ed è la generazione dei padri a testimoniare questa presenza, ed introdurre cosè il figlio nella vita. |