Il Battesimo Cristiano

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Il Senso del Battesimo

Il battesimo è un momento importante poiché Gesù ha detto:

"Andate e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che io vi ho insegnato:

Ecco io sono con voi fino alla fine del mondo".
Cosa significa Battesimo? E' una parola che in greco significa "immersione", come quando ci si tuffa in piscina: e infatti il battesimo è come un piccolo tuffo nell'acqua, ma non in un'acqua qualsiasi. Si tratta di un tuffo molto più importante: si tratta di tuffarsi nelle braccia stesse di Gesù e di Dio suo Padre.

Gesù stesso si è come "tuffato" in mezzo agli uomini, è nato e vissuto in mezzo a loro, non si è difeso, ma si è aperto a chiunque lo incontrava... è stato come un tuffo perché ha abbandonato tutta la sua potenza e la sua forza per mettersi a camminare in mezzo alle gente più semplice e umile, senza nessun privilegio.

Gesù ha avuto un grande amore e una grande fiducia negli altri, senza aver paura di coloro che non gli hanno voluto bene, anzi amandoli di più. Gesù non ha risposto al male con l'odio, ha amato ogni persona che ha incontrato, compresi quelli che lo hanno ucciso . Gesù è stato come uno che si è tuffato per salvare delle persone cadute in mare e queste persone non si sono lasciate salvare, anzi hanno cercato di far affogare proprio lui. Infatti Gesù è morto sulla croce ma il suo amore per le persone non è cessato. Egli è stato in compagnia degli uomini fino in fondo, fedele al suo amore. E' per questo che Dio, suo Padre, lo ha fatto risorgere dai morti il giorno di Pasqua. Gesù allora si è fatto vedere dai suoi amici e ha detto quelle parole che ho scritto sopra: " Andate e battezzate tutti i popoli...".
Cosa voleva dire Gesù? Più o meno una cosa come questa: "Andate a dire a tutti che io non mi sono pentito di essermi tuffato in mezzo all'umanità, di essere diventato compagno di strada , amico di ogni uomo, anche di chi pensava di essere cattivo o malvagio. Dite che io sono disposto ad accogliere ancora ogni uomo che accetta la mia amicizia, la mia vicinanza, chi si vuole "tuffare" nelle mie braccia io non lo respingerà". Eccoti allora spiegato perché il battesimo è come un piccolo tuffo nell'acqua: ma non è tanto questo l'importante perché si tratta di un gesto davvero molto semplice. Ciò che conta è se chi lo riceve vuole davvero "tuffarsi" , cioè accettare l'amicizia del Signore Gesù, la sua compagnia oppure no. Il Battesimo è come un abbraccio, una stretta di mano con cui comincia una nuova amicizia fra due persone: Gesù e te. E' un patto di amicizia, è come dire a Gesù: "Io voglio seguirti perché so che in te c'è amore, pace, vita e mi voglio impegnare a dire di no a tutto ciò che è cattivo, male, morte". E infatti nel battesimo ti vengono chieste queste cose: "Vuoi rinunciare a ciò che è cattivo , sbagliato , a tutto ciò che è egoismo, peccato, odio? Credi in Dio che è Padre di ogni creatura, credi nel Signore Gesù che è stato mandato da suo Padre per farci conoscere l'amore infinito che lui ha per ogni uomo? Ti impegni a camminare con gli altri credenti che formano la famiglia del Signore, la Chiesa?" Queste si chiamano promesse battesimali perché sono il segno del tuo impegno. Certamente può darsi che non sempre si riesca ed essere fedeli a questo patto di amicizia, come in ogni amicizia ci possono essere momenti difficili in cui non ci si capisce, ma ciò non toglie che Gesù rimane fedele per sempre a suo patto.
A noi è richiesta almeno la buona volontà di fare del nostro meglio per tenere vivo questo legame. Molte volte potrà sembrare che essere egoisti o cattivi sia più vantaggioso per noi, che essere falsi o bugiardi renda le cose più facili. Ma se ricordiamo la vita di Gesù, se ripensiamo all'insegnamento che ci ha dato con tutta la sua vita possiamo riuscire a superare queste tentazioni e a comprendere che insieme al lui possiamo crescere nel bene, nell'amore e nella vera gioia. Quando diventiamo amici di qualcuno di solito si diventa amici anche dei suoi familiari. Possiamo essere presentati ai genitori del nostro amico, fermarsi in casa sua, rimanere a cena e così via. Il patto con Gesù ci porta ad essere legati alle persone che lo amano. Innanzitutto a Dio, suo Padre. Egli dice a noi: "Se tu se amico di Gesù sei amico anche mio, sei anche tu come un figlio per me. La mia casa è la tua, come io tratto Gesù così io tratto te. Puoi chiamarmi Padre anche tu.". Ecco perché preghiamo dicendo "Padre nostro" , è la preghiera che Gesù stesso ci ha insegnato. Con il battesimo siamo praticamente messi alla pari di Gesù stesso, e infatti ci diciamo cristiani, cioò persone che seguono Cristo. Ma non si tratta solo di seguirlo come guida ma di essere in qualche modo simili a lui, Simili vuol dire cercare non solo di seguire ciò che lui ci ha detto, ma di avere in noi i suoi modi di vedere, di pensare, di agire. Forse potrai pensare che è bene pensare sempre con la propria testa, non stare dietro quello a che fanno gli altri e questo è vero senza dubbio. Però il caso di Gesù è una eccezione: lui non è un uomo qualsiasi, uno che vuole in qualche modo ingannarci o renderci schiavi: egli è l'Uomo perfetto. Dio, Padre di Gesù, ha detto di lui: " Questo si che è il figlio mio prediletto: questo è l'uomo come io l'ho pensato, come io l'ho voluto! In lui tutto è buono e bello!" Perciò seguire Gesù nel suo modo di pensare e agire significa arrivare anche noi ad essere veramente figli del Padre come egli ci ha voluti. Chi segue Gesù non solo diventa più buono, ma più uomo ( o donna). Egli ci conosce, facciamo parte della sua famiglia, non siamo dei numeri, gente fra tanti, ma Lui ci conosce uno per uno e ci dice: "Come io ho mandato il mio figlio Gesù nel mondo, così anche tu cerca il modo migliore per essere un segno di amore, bontà, vita in mezzo all'umanità. Anche tu sei uno che io invio". Così il Padre si aspetta che ci impegniamo nel mondo lottando per il bene, per l'amore, per la vita di ogni uomo. Da parte sua il Signore Gesù ci invita come amici: nel battesimo viene consegnata una veste bianca e una candela accesa: Gesù ti dice: "questa è la veste delle festa questa è la luce che ti dono: vieni insieme a me, entra anche tu alla mia festa."

Campo Scuola 2019

Oratorio

Farnese: 5-10 Agosto 2019 Bellissimo il Campo Scuola Bambini organizzato dalla Parrocchia SS. Trinità di Civitavecchia. I ragazzi - circa 35 - hanno potuto trascorrere una indimenticabile settimana di giochi, divertimento, allegria, e momenti di condivisione dell'Amore di Dio verso il prossimo. Non sono mancati: Uscite nel Paese, Giochi di paura e Falò finale. Un ringraziamento va al nostro Vescovo, S.E. Mons. Luigi Marrucci che anche quest'anno è venuto a trovarci (portando il gelato a tutti) e con Lui abbiamo celebrato un'Eucarestia. La giornata "Tipo" è stata strutturata per permettere ai ragazzi di fare tantissime esperienze, esempio:

  • Al mattino: colazione, servizi, giochi, telefonate e pranzo
  • Al pomeriggio: laboratorio, giochi, merendina, doccia, liturgia, telefonate e cena
  • Alla sera: gioco serale, attività in camera (scherzi), discorsi serali in amicizia.
Cliccando sull'immagine al lato è possibile scaricare il Video del Campo Scuola presentato ai Genitori il 20.08.2019.

Si avvisa che il File Zip è pesante (circa 330MB), per cui occorreranno alcuni minuti per il download.

Struttura della S.Messa

Notizie
La S. Messa A partire dal II sec. abbiamo la testimonianza di San Giustino Martire riguardante le linee fondamentali dello svolgimento della celebrazione eucaristica. E dobbiamo notare che esse sono rimaste praticamente invariate fino ai nostri giorni in tutte le grandi famiglie liturgiche.

Infatti il CCC ci insegna che la "Liturgia dell'Eucaristia" si svolge secondo una struttura fondamentale che, attraverso i secoli, si è conservata fino a noi. Essa si articola in due grandi momenti, che formano un'unità originaria:
  • la convocazione, la "Liturgia della Parola", con le letture, l'omelia e la preghiera universale;
  • la "Liturgia Eucaristica", con la presentazione del pane e del vino, l'azione di grazie consacratoria e la comunione.
Queste due parti dell'Eucaristia costituiscono insieme "un solo atto di culto". "Nella Messa, infatti, viene imbandita tanto la mensa della parola di Dio quanto la mensa del Corpo di Cristo, e i fedeli ne ricevano istruzione e ristoro".

Senza dubbio quest'affermazione contiene una valorizzazione della liturgia della Parola, che prima era considerata per lo più come la parte che precede la Messa, e la cui perdita una precedente teologia morale casuistica aveva classificato solo come una colpa "veniale", trattandosi solo di una parte "insignificante" (pars exigua). Queste due "parti principali" sono delimitate dai riti di introduzione e di conclusione. Per coloro che fossero interessati a maggiori informazioni possono scaricare ulteriore materiale dal seguente link : Approfondimento

Io Canto - 2019

Oratorio
Io Canto all'Oratorio

3° edizione della manifestazione canora

Domenica 26.05.2019 Nel teatro dell'Oratorio si è svolta la terza manifestazione del concorso canoro "Io Canto all'Oratorio", momento tanto atteso dalle bambine che frequentano la parrocchia e dai loro genitori, impazienti di veder esibire sul palco le loro piccoline, le quali durante tutto l'anno oratoriale si sono impegnate in rigorose prove di canto sostenute ed aiutate delle educatrici ed educatori. Grazie a Alessia, Claudia, Ivonne, Francesca, Simonetta, Salvatore e Valerio, le sedici concorrenti si sono prodigate in performance di alto livello.

Tutte le concorrenti (purtroppo nessun maschietto ha voluto partecipare) sono state premiate con un voto che ha voluto sottolineare un particolare che le ha caratterizzate, ma la vittoria quest'anno è andata a Carole, con la sua spumeggiante interpretazione di "Tintarella di Luna".


La festa è proseguita con le premiazioni dei Tornei, l'estrazione dei biglietti della festa della Parrocchia.

25 anni di Sacerdozio di don Pino

Eventi
25° di Sacerdozio di don Pino

Il saluto al Parroco don Giuseppe Lamanna rivolto dal Diacono Carlo a nome della Comunità della parrocchia della SS. Trinità

"Un abbraccio da tutti i parrocchiani !

I tuoi 25 anni di sacerdozio hanno creato l'Unità fra di noi, nel ringraziarti congiuntamente con l'omaggio che sai, senza distinzione di gruppo.

Ha dato frutto la tua continua sollecitazione a relazionarci fraternamente !

Il Signore ti protegga e continui a darti l'entusiasmo, la forza e la ........pazienza, necessarie a far maturare in noi tutti la Fede Matura.

Grazie e Auguri ! "

Un abbraccio, Carlo.

Mercoledì 22.05.2019 don Giuseppe Lamanna festeggia i suoi 25 anni di sacerdozio. Alla Presenza di S.E. Mons. Luigi Marrucci vescovo della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia si è svolta la suggestiva celebrazione eucaristica e S.E. ha voluto che il celebrante fosse proprio don. Pino.

La chiesa era gremita dalla presenza dei molti parrocchiani che non hanno voluto perdere l'occasione di condividere con il proprio parroco questo importante traguardo.

Don Pino nella sua Omelia (che potete ascoltare) ha voluto ringraziare in primis i propri genitori che lo hanno messo al mondo e lo hanno sostenuto nella sua scelta vocazionale, poi ha voluto ringraziare i propri familiari e la sua prima Comunità di Fede (Neocatecumenale) che da Catanzaro sono venuti in massa con un pullman.

Erano presenti anche le comunità neocatecumenali che don Pino ha seguito alla Storta ed a Roma. Naturalmente non potevano mancare i parrocchiani e le comunità di fede che don Pino ha seguito a Civitavecchia nella parrocchia di San Giuseppe.

Infine tute le realtà di fede e le comunità che don Pino sta seguendo nella sua attuale parrocchia alla SS. Trinità. Molti sono stati anche i sacerdoti della diocesi che hanno concelebrato con don. Pino e S.E. il Vescovo.
Quello che tutti, in primis il Vescovo, hanno potuto osservare con gioia ed ammirazione à stato il vero ed enorme affetto mostrato da chi ha conosciuto don. Pino, il quale per sua stessa ammissione ha un "caratterino" che definire poco accomodante à un eufemismo, ma non si sottrae neanche un secondo all'ascolto ed all'aiuto di chi gli chiede un conforto, consiglio, sostegno, aiuto, scelte da prendere.

Don Pino è così: schietto, diretto, scomodo, ma al contempo leale, vero, attento ai bisogni e sempre pronto a trovare una soluzione per chi gli chiede un'attenzione. Caro don. Pino auguri da tutti noi, alcuni ti conoscono da pochi anni, altri da molti di più. Ed è proprio a quest'ultimi che ti chiediamo di perdonare l'irriverenza che hanno dimostrato nel volerti salutare a modo loro come tutti possono vedere nei video che seguono.

Grazie don Pino di essere in mezzo a noi.