Mosè salvato dalle acque

Oratorio
Mosè Salvato dalle acque

Recita di fine anno oratoriale 2018-2019



Domenica 19 Maggio 2019: I bambini dell'Oratorio della Parrocchia della SS. Trinità di Civitavecchia hanno concluso l'anno oratoriale 2018-2019 con una esibizione teatrale.

Diretti da Alessia, Laura e Sara, hanno portato in scena la bellissima storia di Mosè.

Strabiliante la scenografia che sullo sfondo ha proposto uno splendido dipinto di circa 6 mq. nel quale è raffigurato uno scorcio del deserto nel quale il Popolo di Dio ha trascorso il suo cammino.

Al termine della rappresentazione teatrale, si sono esibiti i ragazzi del corso di Chitarra magistralmente curati da Salvatore e Valerio.

Triduo 2019

Parrocchia
Triduo Pasquale

Processione dell'Altare della Reposizione

L'Altare della Reposizione, popolarmente e impropriamente detto Sepolcro, è il luogo in cui viene riposta e conservata l'Eucaristia dal termine della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo fino alla Celebrazione della Passione del Signore del Venerdì Santo. Le Sacre Specie vengono così riposte per essere adorate fino alla mezzanotte e per distribuire la Santa Comunione nella Celebrazione della Passione del giorno seguente. E' tradizione che nelle chiese gli altari della reposizione siano addobbati in modo solenne, con composizioni floreali o altri simboli, in omaggio all'Eucaristia e per invitare i fedeli all'adorazione.

Al termine della liturgia del Giovedì Santo la Chiesa imita il cammino di Gesù, portando il Santissimo fuori dal tabernacolo in una cappella laterale, che sta a rappresentare la solitudine del Getsemani, la solitudine della mortale angoscia di Gesù. I fedeli pregano in questa cappella, vogliono seguire Gesù nell'ora della sua solitudine, affinché essa cessi di essere solitudine. Questo cammino del Giovedì Santo non deve rimanere un mero gesto e segno liturgico. Deve essere per noi compito di entrare sempre nella sua solitudine, di cercare sempre lui, il dimenticato, il deriso, là dove egli è solo, dove gli uomini non vogliono riconoscerlo e di stare con lui. Questo cammino liturgico è per noi esortazione a cercare la solitudine della preghiera. Ma è anche invito a cercarlo fra coloro che sono soli, dei quali nessuno si preoccupa, ed a vegliare con lui, e con lui nel mezzo delle tenebre rinnovare la luce della vita, che è "lui". Perché è il suo cammino che in questo mondo ha fatto sorgere il nuovo giorno, la vita della Risurrezione, che non conosce più la notte.

J. RATZINGER, Il cammino pasquale, Milano 2003

Domenica delle Palme - 2019

Parrocchia

14.4.2019: Domenica delle Palme
Si ricorda l'entrata Trionfale di Gesù a Gerusalemme

Si apre con la memoria dell'entrata di Cristo a Gerusalemme la Settimana santa. Ultima domenica di Quaresima, i quaranta giorni prima della Pasqua, la Domenica delle Palme racconta il trionfo di Gesù nel cuore della Giudea. Un'apoteosi semplice in cui il Figlio dell'uomo non appare in sella a un elegante destriero, come ci si potrebbe attendere da chi ha il Padre nell'Altissimo, ma in groppa a un asino. Come dire, uno scandalo per chi ai tempi in Cristo coglieva un liberatore politico dal giogo di Roma (Giuda e gli altri zeloti); la prova provata che il suo Regno era, e sarà sempre di un altro mondo.

Così anche noi esaltiamo Cristo nel momento in cui ci sostiene, ma siamo pronti a crocifiggerlo quando non soddisfa i nostri egoismi.
Si parla di Domenica delle Palme in quanto l'entrata giubilare di Gesù a Gerusalemme nel racconto evangelico avviene tra due ali di folla che stendono mantelli a terra ed agitano palme. Quest'ultime sono di per sè preludio di quella che sarà la Resurrezione di Cristo: conosciuta in greco come phoinix, la palma rinasce dalle proprie ceneri, così come Gesù passa alla vita piena attraverso il sacrificio della sua carne. Nell'occidente cristiano, essendo difficile reperire questo tipo di pianta, la si sostituisce nella tradizione popolare con dei rametti di ulivo.

Festeggiata sia dai cattolici, sia dai fratelli separati (ortodossi e protestanti), la Domenica delle palme non esaurisce la Quaresima. Questa, nel calendario liturgico, si conclude col Giovedì santo che dà avvio al Triduo pasquale.

Carnevale 2019

Oratorio
Festa di Carnevale

Il tema di quest'anno: Gli Emoticons

Il tema scelto dagli educatori della SS Trinità è stato ispirato dagli Emoticons le faccine oramai diffusissime che arricchiscono la composizione dei nostri SMS, MMS, WhatsApp che abitualmente inviamo nella nostra rete "Social".

Il "Smascherando" la festa di carnevale è iniziata con una rappresentazione del recital dal titolo "Smascherando". Le musiche semplici ed orecchiabili di Michele Paulicelli (quello di "Forza venite gente") hanno attirato l'attenzione di tutti i bambini presenti (oltre 80). Lo spettacolo è stato organizzato dalla compagnia teatrale civitavecchiese: "Excalibur".

La storia narra le vicende di una compagnia teatrale girovaga, che approda in una città e prende accordi con l'assessore alla cultura affinché si possa realizzare lo spettacolo. Tutte le "Maschere" si adoperano per raggiungere l'intento e tentano di proteggere Colombina che aspetta un bambino fatto tenuto nascosto a Pantalone che è il capo comico che del fatto non sa nulla.


La festa è proseguita con balli e giochi grazie al coinvolgimento da parte degli Educatori.

Visita Pastorale

Eventi
23 - 28 Febbraio 2019

Visita Pastorale alla SS. Trinità

S.E. Mons. Luigi Marrucci condivide per una settimana le attività che sono svolte alla Parrocchia della SS. Trinità. E' l'occasione attesa dai Fedeli del quartiere e dai Gruppi di Fede presenti in parrocchia per poter conoscere meglio il proprio Vescovo.

(passaggio dell'Omelia del Vescovo Marrucci)



Cos'é la Visita Pastorale? Cerchiamo di comprenderlo attraverso quello che prescrive il Codice di Diritto Canonico e, specialmente, attraverso un autorevole testo del Magistero della Chiesa.

Dal Codice di Diritto Canonico "Il Vescovo ha l'obbligo di visitare la diocesi ogni anno interamente o parzialmente, in modo che almeno ogni cinque anni visiti tutta la diocesi, di persona o, se ne è legittimamente impedito, per mezzo del Vescovo Coadiutore, o dell'Ausiliare, o del Vicario Generale o episcopale, o di un altro presbitero" (Codex Juris Canonici, can. 396 )

Dal "Direttorio per il ministero pastorale dei Vescovi" (2004) La visita pastorale è una delle forme, collaudate dall'esperienza dei secoli, con cui il Vescovo mantiene contatti personali con il clero e con gli altri membri del Popolo di Dio. E' l'occasione per ravvivare le energie degli operai evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli, è anche l'occasione per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad un'azione apostolica più intensa. La visita gli consente inoltre di valutare l'efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale, rendendosi conto delle circostanze e difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica".

La visita pastorale è pertanto un'azione apostolica che il Vescovo deve compiere animato da carità pastorale che lo manifesta concretamente quale principio e fondamento visibile dell'unità nella Chiesa particolare. Per le comunità e le istituzioni che la ricevono, la visita è un evento di grazia che riflette in qualche misura quella specialissima visita con la quale il "supremo pastore" (1Pt. 5, 4) e guardiano delle nostre anime (cf. 1Pt. 2, 25), Gesù Cristo, ha visitato e redento il suo popolo (cf. Lc 1, 68). ( nn. 221-225)
La visita pastorale è, infatti, un'esperienza straordinaria di:

- INCONTRO tra il Pastore e tutte le comunità cristiane affidate al suo ministero. L'incontro si estende alle persone che operano in parrocchia con vivo senso di appartenenza e di responsabilità ed anche a quanti non partecipano abitualmente alla vita ecclesiale. La visita del Vescovo consente una conoscenza reciproca più profonda, aiuta a capire i problemi, permette un sereno dialogo su scelte pastorali già in atto o su quelle da avviare, diventa occasione per incoraggiare, aprire cammini nuovi, ridonare entusiasmo e slancio missionario.

- ANNUNCIO Dentro a una Chiesa che vuole riscoprire la sua dimensione missionaria, l'annuncio del Vangelo si impone come impegno primario. L'annuncio potrà tradursi concretamente in momenti di ascolto, di dialogo e di riflessione su tematiche precise per diverse categorie di persone impegnate nei servizi ecclesiali come nelle istituzioni civili, con attenzione ai cosiddetti "lontani" o, comunque, "non praticanti" e con speciale riguardo ai giovani e alle famiglie;

- PREGHIERA La visita pastorale prima che "attorno" al Vescovo, si fa insieme, Vescovo e fedeli, attorno al Signore, nella rinnovata consapevolezza che la Chiesa non ci appartiene, ma ci è donata ed è animata dallo Spirito. La preghiera ci mette nell'atteggiamento più giusto per affrontare i problemi e per fare discernimento comunitario;

- TESTIMONIANZA della prossimità di Dio attraverso Cristo Buon Pastore, di cui il Vescovo è immagine e testimone. Nel programmare la visita pastorale, sarà importante inserire la visita agli ammalati, alle case di riposo e agli ospedali. Niente, come la sofferenza, è il luogo più familiare per sperimentare la "visita" di Dio.