26° della Dedicazione S.S. TrinitÃ
24 Giungo 2017 26° della Dedicazione Parrocchia S.S. Trinità Gli oggetti si Benedicono, i luoghi si Dedicano al culto di Dio, ma il primo luogo che noi tutti dobbiamo Consacrare con la presenza di Cristo è la nostra Persona (passaggio dell'Omelia del Vescovo Marrucci) |
Sabato 24 giugno 2017: S.E. Mons. Luigi Marrucci presenzia la celebrazione Eucaristica in occasione del 26° anno della Dedicazione della Parrocchia S.S. Trinità di Civitavecchia.
Il Vescovo riconosce che molto è stato fatto in questa parrocchia, grazie certamente allo Spirito Santo ed alle preghiere del precedente parroco, ma nulla poteva realizzarsi senza la collaborazione fraterna della "Comunità " che è molto presente nella parrocchia della S.S. Trinità .
Il Vescovo ha avuto modo di benedire due luoghi specifici della Chiesa, il primo è la sala dedicata al Culto della Parola (Amore a Dio), i secondo luogo è il salone dedicato all'Oratorio (Amore ai Fratelli). Al termine della celebrazione è stata consegnata a tutti i fedeli presenti all'Eucarestia una bella Brochure, nella quale sono presenti foto e spiegazione sui dipinti realizzati. |
E' chiara la Pastorale Parrocchiale che viene fatta alla S.S. Trinità ; infatti:
" come i due rami della croce"afferma il parroco d. Pino" l'aspetto verticale è l'Incontro con Dio, quello orizzontale è la relazione con i Fratelli".Fondamentale il contributo dato dalla prof.ssa Maria Cattai che ha ideato e realizzato i dipinti sulle vetrate e la Sig.ra Francesca Bertani che ha realizzato la raffigurazione di San. Pietro. Un ringraziamento anche alla Sig.ra Sara Rizzitiello per aver collaborato alla composizione della brochure arricchita dalle splendide foto. |
Festa della S.S. Trinità - 2017
Dona il tuo 8 x MILLE
DONARE PER AMARE[scarica il modulo per la devoluzione]L'8xmille è nato con la legge 222 nel 1985 ed è entrato effettivamente in vigore nel 1990. All'inizio qualcuno lo scambiava per il prodotto di una moltiplicazione o addirittura per una tassa in più. Altri invece non ne conoscevano l'esistenza. Oggi, invece, l'8xmille è, tra le due forme di derivazione concordataria, quella che ha riscosso più interesse e partecipazione tra i contribuenti, segno della loro stima e fiducia nella Chiesa Cattolica e nel suo operato. L'8xmille sostiene iniziative e progetti in diversi ambiti. Se il contribuente sceglie in favore della Chiesa Cattolica, infatti, la quota a questa spettante viene versata dallo Stato alla Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.), la quale è tenuta a ripartirla e ad assegnarla per tre finalità : - ESIGENZE DI CULTO E PASTORALE La Conferenza Episcopale Italiana dà annualmente pubblico rendiconto del modo in cui ha ripartito e gestito la quota di 8xmille attribuitale dai contribuenti; ciò per favorire la trasparenza e l'informazione e per far crescere la coscienza e la partecipazione dei fedeli e di tutti i cittadini alla missione spirituale e caritativa della Chiesa Cattolica. Cosa si intende per 8xmille? Lo Stato mette a disposizione dei contribuenti una quota del gettito complessivo dell'Irpef (l'imposta sul reddito delle persone fisiche) per scopi "sociali o umanitari" a gestione statale oppure "religiosi o caritativi" gestiti da confessioni religiose. Questa quota è pari all'8xmille dell'intero gettito Irpef. | Lo Stato non ne decide però direttamente l'attribuzione, ma affida alla libera scelta dei cittadini contribuenti il compito di determinare a chi e per quali scopi deve essere destinata, esprimendo la propria preferenza firmando in una delle caselle sui modelli Unico (ex mod.740), 730 (nel modello 730-1) e CUD (ex 101 e 201). I soggetti destinatari Possono variare ogni anno, perché il meccanismo è aperto: ogni confessione religiosa puù infatti chiedere di stipulare accordi con lo Stato italiano per aderire al meccanismo dell'8xmille. Oggi, in seguito alle intese con altre confessioni religiose, i soggetti che ne possono beneficiare sono dodici: Stato Italiano, Chiesa Cattolica, Unione Chiese cristiane avventiste del 7° giorno, Assemblee di Dio in Italia, Chiesa Evangelica Valdese, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione Comunità Ebraiche italiane, Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale, Chiesa Apostolica in Italia, Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia, Unione Buddhista Italiana, Unione Induista Italiana. Esprimere la propria scelta comporta il pagamento di una tassa in più? Assolutamente no. La firma non costa niente in più. Non si tratta infatti di una maggiorazione dell'imposta, di un 8xmille in più di tasse da pagare: si tratta invece della facoltà di decidere quale destinazione debba essere data all'8xmille dell'Irpef che tutti abbiamo già pagata. E attenzione: non si tratta dell'8xmille dell'Irpef versata da ciascun contribuente, ma dell'8xmille del gettito complessivo che lo Stato riceve da questa imposta. In sede di ripartizione dunque ogni firma vale allo stesso modo e non c'é differenza, ad esempio, tra la firma di un contribuente ad alto reddito e quella di un altro contribuente con un reddito minore. Come viene ripartito tra i diversi destinatari l'8xmille del gettito Irpef ? La ripartizione avviene in proporzione alle scelte espresse e quindi senza tenere conto degli "astenuti". Ad esempio, se il 60 per cento dei contribuenti esprime una scelta, si terrà conto delle preferenze di quel 60 per cento. Non esiste obbligo, ma semplicemente la facoltà di scegliere la destinazione dell'8xmille; perciò può capitare che alcuni contribuenti si astengano da qualsiasi scelta. Che cosa succede in questo caso? Lo Stato ripartisce l'intero 8xmille in proporzione alle scelte espresse da chi ha deciso di avvalersi della possibilità di scegliere, senza che l'astensione di alcuni ne sottragga alla ripartizione una parte. |
Coena Domini 2017
13 Aprile 2017
Coena Domini
Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Mentre cenavano, quando già il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Gesù sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: "Signore, tu lavi i piedi a me?". Rispose Gesù: "Quello che io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo". Gli disse Simon Pietro: "Non mi laverai mai i piedi!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con me". Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!". Soggiunse Gesù: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti". Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: "Non tutti siete mondi". |
Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro:
"Sapete ciò che vi ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.
Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto io, facciate anche voi. In verità , in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. In verità , in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato" (Gv.13, 1-20) |